Le auto di casa – L’Alfa 159

Verso la fine del 2023 la Fiat Bravo aveva ormai accumulato un po’ di danni: un anno prima le avevano rovinato la fiancata destra portando anche via la maniglia della porta anteriore; non ho mai risolto il problema della presa del caricabatterie rotta e del tettuccio apribile bloccato; tempo prima avevo urtato un albero in retromarcia e più di recente avevo strisciato l’angolo anteriore destro uscendo da un parcheggio. Una domenica mattina di ottobre 2023 la goccia che fa trabccare il vaso: parabrezza rotto, probabilmente una sassata o dell’intonaco caduto dal palazzo. Non ho la copertura cristalli nella polizza e ho fatto l’errore di usare la macchina prima di chiamare i vigili. L’esperienza negativa della sostituzione del parabrezza della 156 mi ha fatto pensare. Almeno 2-300 euro per il parabrezza (che non è dett oche venga bene), 7-800 per la fiancata: quasi quanto l’avevo pagata pochi anni prima. Basta. Esortato dalla consorte, ho cominciato a cercare delle Alfa 159 usate e con mia sorpresa ho anche scoperto che potevo di nuovo accedere a finanziamenti. Il 31 ottobre 2023 ho quindi acquistato una splendida Alfa 159 1.9 JTDm del 2006!

La Papalfa 2.0: Alfa 159 JTDm 16v 150cv – il cuore ha sempre ragione

Un po’ ci ho dovuto riflettere. L’auto dell’annuncio aveva 2 anni di più della Bravo. Le 159 sono uscite di produzione nel 2011 ed hanno quindi tutte più di 10 anni e di conseguenza tanti chilometri. Sono ancora bellissime, ben più di tantissime auto moderne. Ma posso prendermi il rischio di sostituire la mia auto con una più anziana? Follia? Beh, l’Alfa Romeo 159 veniva pubblicizzata con l’Elogio alla Follia di Erasmo da Rotterdam. Il cuore ha sempre ragione ma un po’ di testa ce l’ho messa: l’annuncio pubblicizzava una manutenzione maniacale da parte del proprietario titolare di officina. A parte l’ovvia distribuzione, i lavori fatti erano tanti, ammortizzatori anteriori sportivi e freni anteriori Brembo ventilati (!) compresi. Filtro aria sportivo K&N e una opportuna rimappatura eliminando valvole EGR (chiudendola) e swirl (tolte fisicamente) avrebbero ridotto i rischi di rotture futuri e i consumi. E’ vero che gli anni ci sono, ma dove trovo un’auto che ha già fatto questi lavori prima della vendita? La mia Bravo ad esempio non ha tutte queste migliorie ed accorgimenti per allungare la vita al già ben duraturo multijet (distribuzione a parte). Quindi tra spendere oltre 1000 euro su un’auto pagata 1500 rispetto a 3300 per la “nuova” Alfa già ben curata, la scelta alla fine è stata automatica ed oserei dire quasi razionale.

Gli interni in buono stato nonostante l’età

Così ho finalmente realizzato il sogno di tornare a guidare un’Alfa Romeo, cosa che non avevo potuto fare 3 anni prima quando avevo dovuto “accontentarmi” della Bravo per poter saldare alcuni debiti. Anche quest’auto è piaciuta moltissimo a mio figlio e per un padre (e per una Papalfa) questo conta moltissimo. Il sabato mattina prima eravamo usciti insieme per andare a vedere una 159 SW in città, che dalle foto sembrava essere particolarmene esente dalle classiche usure su maniglie interne, sedili, volante, cambio. Invece dal vivo si vedevano eccome. Ma quello che mi ha fatto davvero dubitare è stata l’assenza della copertura del motore, vagamente motivata da una scelta del meccanico per motivi di temperatura del motore. No, non è il caso a 17 anni e 240mila e più km di prendere un’auto che “scalda”…

Normalmente preferisco le Sportwagon ma sono contento di tornare dopo tanti anni a guidare una berlina – e che berlina!

Così ho chiamato il tipo dell’altro annuncio ed ho allungato il viaggio. Per fortuna! La bella Alfa rossa ci ha colipiti entrambi subito. Amore a prima vista. L’ho provata ed è stato fantastico ricordare perché mi piacciono le Alfa. Una tenuta di strada da paura, una ripresa che neanche sembra da diesel, un assetto sportivo che avevo dimenticato con la pur onestissima Bravo.

La 159 ha sostituito la 156 ma il progetto era nato per sostituire l’ammiraglia 166, erede delle favolose ammiraglie Alfa 1750 e 2000 del passato

Così un bel pomeriggio del 31 ottobre 2023 io e mio figlio ci siamo messi sul treno in direzione Civita Castellana per andare a ritirare la Papalfa 2.0 dal giovane meccanico che l’ha curata in modo eccezionale per anni – riassumendo: valvola EGR chiusa e isolata da centralina, valvole swirl eliminate fisicamente, mappatura orientata ai consumi e a evitare sforzi su frizione e cambio (coppia massima sopra i 3000 giri, non prima), guadagnati forse 20cv, ammortizzatori anteriori sostituiti con modello sportivo con parapolvere, freni anteriori Brembo con dischi forati, filtro aria sportivo K&N – l’abbiamo portata a casa in serata. Si vede che è un’auto di una volta, in senso positivo (negativo forse solo perché lo sterzo, micidiale e preciso in marcia, è piuttosto duro in manovra e alle basse velocità cittadine, ma forse ero abituato ormai allo sterzo elettronico della Bravo – questo è da veri uomini ;-)). Ti fa “sentire” la strada, non le buche e simili che assorbe benone, ma è proprio un feeling da auto sportiva, devi sterzare tu con le tue braccia, non ti aiuta l’elettronica (VDC e ASR disabilitabili) ma solo un minimo indispensabile con il servosterzo idraulico.

Nella rimappatura della centralina è stata leggermente “anticipata” la turbina, caricandola a +0,1 bar fino alla 3a marcia; tra la 3a e la 4a è a +0,2/0,3 bar; dalla 4a in poi è a 0,3 bar o più. E’ stata data più nafta a tutti i regimi ed alzato un po’ il rapporto stechiometrico per abbassare i consumi. Devo dire che il risultato è una bomba, l’Alfa rossa fila che è un piacere e a parte l’inerzia iniziale non sembra così pesante come si dice e come sarebbe per i numeri (1410 kg contro i 1355 kg della mia Alfa 156 di due anni più anziana – era 55 kg più leggera); però ho guadagnato in rapporto peso/potenza, perché dagli 11,8 kg/cv della 156 (che era da 115 cv) ora sono a 9,4 sulla 159 (che diventano 8,3 kg/cv se consideriamo la potenza rimappata a 170 cv circa…). Per la cronaca, la Bravo aveva 11,3 kg/cv.

Ma subito è nato un dilemma: il filtro sportivo. A sentire il mio meccanico di fiducia è solo una rogna: non aumenta decisamente le prestazioni e rischia di far entrare delle pericolose polveri nel motore se non opportunamente ripulito ogni volta. Per cui mi ha consigliato di sostituirlo con uno normale al primo tagliando. D’altro canto, il suo collega che me l’ha venduta è sconcertato da questo punto di vista: lui ha installato quel filtro apposta per migliorare le prestazioni (i consumi in particolare); un filtro sportivo fa entrare più aria e leggo che più che aumentare le prestazioni fa girare di meno il turbo allungandone la vita. In più evita di cambiare il filtro ogni anno perché dura anche 200 mila km! Secondo la casa va ripulito ogni 30 mila (ogni 5000 dice il mio meccanico) e spruzzato col suo prodotto speciale che ferma le particelle di polvere. Ho sentito che la K&N descrive i suoi prodotti in modo piuttosto fantasioso sul sito, quindi è da considerare e prendere con le pinza. Tendenzialmente sarei per tenerla così, visto che la riprogrammazione della centralina ha tenuto conto anche di questo… magari metterò per un po’ un fitrlo normale e poi un giorno cercherò uno sportivo con le stesse caratteristiche ma esente da manutanzione.

Alfa Romeo JTDm 16v

L’Alfa Romeo 156 per certi versi mi piaceva ancora di più, era più maneggevole e scattante, in quanto piccola berlina sportiva in puro stile Alfa, fatta eccezione della trazione anteriore. La 159 è una grossa berlina da viaggio con assetto e prestazioni tendenti allo sportivo (esaltate nel modello in mio possesso grazie a opportune modifiche). Anche la linea della 159 è splendida e aggressiva, ancora oggi fa girare lo sguardo; è chiaro che la 159 sia un modello più avanzato, con un telaio dedicato superiore per tanti versi, ma secondo me la 156 era ancora più azzeccata nelle forme e soprattutto nelle dimensioni.

La 156 aveva rinverdito i fasti del marchio del Biscione dopo l’entrata in Fiat con la produzione della 155. Un accordo con General Motors aveva portato alla progettazione di una piattaforma premium per sostituire l’ammiraglia Alfa 166. Ma GM uscì presto dall’accordo e Fiat si ritrovò con questa piattaforma da utilizzare in qualche modo. Per contenere i costi si pensò di ridurla di dimensioni e passarla al progetto di sostituzione della 156. Purtroppo per questo motivo la 159, pur se bellissima, aggressiva e originale nelle linee, ebbe a disposizione motori troppo piccoli per la sua massa, portandola a prestazioni che non erano da vera Alfa (assetto, tenuta, sterzo e guidabilità a parte). In particolare, le versioni a benzina vennero dotate di motori GM ereditati dal progetto comune fallito. E motori stranieri non sono bene accetti sulle Alfa, anche se le testate erano state riprogettate da Alfa stessa. Già col restyling del 2008 (più che altro una cura dimagrante di 45 kg) questi motori sparirono in favore di italianissimi JTS. Mentre dal lato del diesel i favolosi JTD, ormai monumento nazionale (cit.), non hanno deluso, fermo restando che solo le versioni più potenti, da 150cv in su, davano qualche soddisfazione. Probailmente il modello più riuscito di tutti fu l’ultimo proposto prima della prematura fine di produzione del 2011: la 1750 TBi. La mitica cilindrata è stata scelta apposta da Alfa Romeo per rinverdirne i fasti sottolinando le origini. Il motore è favoloso e la 159 alleggerita dopo il 2008, fa faville con esso! Ma i consumi elevati non la rendono utilizzabile nella mia situazione personale.

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Il cuore ha sempre ragione – Pubblicità Alfa 159 SW 2006 – Erasmo da Rotterdam, Elogio alla Follia

Uscita di produzione già dal 2011, ha lasciato un vuoto enorme ed inspiegabile nell’offerta Alfa Romeo nel segmento D (o D/E in questo caso). Si è atteso fino al 2016 per vedere la nuova Giulia, un mito di automobile, con prestazioni e caratteristiche ai massimi standard mondiali. Ad oggi la vedo irraggiungibile. Per ora sono molto contento della 159, un’auto ancora come quelle di una volta, pochi fronzoli, ancora tutto in mano a chi guida, una cosa che si sta perdendo con le auto moderne. In un futuro mi immagino magari in una versione SW più recente, quindi alleggerita, magari del 2011 con allestimento TI, il più pregiato. Per poi magari passare alle Giulietta dei primi anni, ma è tutto da vedere… per ora, benvenuta in famiglia, Papalfa 2.0!

Che spettacolo la 159, tra le giovani senza invidia…

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