Le auto di casa – La Ford

La XL era il modello speciale della Ford Escort 1a serie: la nostra era una 4 porte 1100 cc di un bel verde metallizzato con due sottili linee nere che correvano lungo le fiancate per raccordarsi al fascione nero che decorava il muso posteriore che aveva, cosa che mi emozionava molto al tempo in quanto raro optional, le luci di retromarcia!

Un’altra caratteristica “chic” di quest’auto, oltre addirittura ai cerchi in lega tipo Ford Capri, era il tachimetro che segnava sia i km orari che le miglia orarie, essendo allora la Escort un prodotto di una casa americana costruito in Inghilterra.

 

auto-escortxl11Nota anche come “Escort MK1″ venne presentata nel 1968 e si caratterizzava per una linea abbastanza morbida e di vaga ispirazione americana.

La nostra era appunto una Escort della prima serie, prodotta fino al 1975 (le foto della pagina non si riferiscono a quelal originale in nostro possesso). Nessun vezzo, solo un solido motore a 4 cilindri con albero a cammelaterale e distribuzione ad aste e bilanceri, posteriore ad assale rigido con balestre a foglia (davanti c’erano le ruote indipendenti MacPherson) ed un classico cambio manuale a 4 marce. Il cambio era di una morbidezza e precisione incredibili – ancora me lo ricordo! Completava il quadro l’impianto frenante misto (dischi/tamburi). Sul mercato raccolse l’eredità della Ford Anglia.

Dauto-escortXLretroisponibile nelle versioni berlina 2 porte e Berlina 4 porte, la “Escort” puntava tutto sulla concretezza e sull’affidabilità della sua semplice e robusta meccanica.

Un giorno andai con mio padre fuori città (abitavamo a Campobasso) a montare dei rivestimenti per i sedili. Dopo mi fece provare a spostare l’auto. La mia prima partenza fu perfetta; la fortuna dei principianti! Ma da allora in poi ci misi un po’ ad imparare a staccare la frizione…

auto-escortXLplancia

Qui in alto il posto guida della Escort XL. Anche se non ritrae quelle che fu la nostra auto di famiglia, la foto mi riporta indietro alle sensazioni degli anni 70. La mattina uscivo con mio padre per andare in centro, lui al lavoro e io e mia sorella a scuola, a volte affrontando bufere di neve. Una volta, per rientrare a casa, dovette prima montare le catene. A metà strada si ruppe il tergicristallo lato guida e mio padre si affaccio al finestrino per andare avanti. Dopo un po’ si voltò ridendo verso di me e mia sorella che eravamo sul sedile posteriore: la faccia ricoperta di neve…  😉

Un esemplare come la “nostra” dal sito targhenere.net

Lui ed un paio di colleghi vicini di casa si alternavano nell’uso delle loro auto (oggi si chiama car sharing). Uno di loro aveva una Alfa Romeo Giulia, il mio sogno di sempre. Quando toccava a lui ero emozionatissimo al pensiero che sarei salito sulla Giulia e sognavo che un giorno anche mio padre avrebbe potuto comprarne una.

Imparai a guidare sulla bella Ford Escort serie speciale e comunque ne conservo davvero un bel ricordo. Anche quello di averci passato la notte dopo il terremoto dell’Irpinia nel 1980.

Quanti ricordi davanti a questo cruscotto! La prima auto che ho “spostato”! Notare le miglia orarie segnate all’interno del circolo dei Km/h… 😉

< Simca 1000 Renault 14 >

Fonte: Wikipedia