Amore a prima vista
Il periodo non era dei miei migliori. Eravamo andati a vivere in campagna perché stavo per perdere il lavoro. Poi scoprii che i nostri vicini di casa erano due amici che suonavano in un gruppo. La loro casa piena di chitarre, bassi e strumentazione mi mosse qualcosa dentro, come una nostalgia di quando anche io suonavo un po’ di più…
Dopo un po’, anche motivato da questo incontro, accettai l’invito di unirmi a una band locale e così ho ripreso a suonare la chitarra elettrica in un gruppo. Presi un multieffetti digitale Zoom MultiStomp perché non sapevo nulla di effetti a pedale e speravo di imparare qualcosa avendone un bel po’ simulati digitalmente in una macchina unica. Uno dei due vicini di casa si unì poi al nostro gruppo come bassista e mi diede un bel pedale analogico quale il CAE/MXR MC-402 con cui cominciai a capire che la qualità di un pedale singolo analogico era superiore, almeno per i suoni distorti. L’altro vicino, un chitarrista fantastico, mi fece ascoltare a casa loro un pedale che mi ha poi portato a cambiare impostazione: il famoso Fulltone Obsessive Compulsive Drive (OCD). Rimasi allibito. Fu amore a prima vista (o forse a primo ascolto)! Mi fece porre l’attenzione su come bastava suonare piano per far risultare il suono quasi pulito, per poi distorcere sempre più aggressivamente andandoci più pesante con la mano destra. Anche abbassando il volume della chitarra si poteva pulire il suono e magari poi rialzarlo per spingere in un assolo. L’OCD reagiva prontamente e dinamicamente. Non avevo mai visto nulla di simile…
In quel periodo ero solito rimanere alzato dopo che mia moglie e il nostro piccolo andavano a dormire. Rimanevo a riflettere sulla mia disavventura lavorativa o studiavo su YouTube qualche assolo di chitarra per non pensarci, per non perdere la testa.
Così una di quelle notti, una tiepida notte di primavera, insonne davanti allo schermo del computer, aprii eBay e inserii il testo “Fulltone OCD” nella ricerca. Innocentemente pensai che era solo per curiosità, volevo solo vedere i range di prezzo. Ma a un certo punto trovai un OCD usato a prezzo invitante dagli Stati Uniti, circa 130 dollari. “Ma che mi sono messo in testa?”, pensai. “Tutti questi soldi per un pedale, ora che sono disoccupato e le riserve finiranno presto?”. Poi fui invaso da una profonda tristezza. La conoscevo bene. Mi accompagnava tutto il giorno, ma col buio, mentre tutti dormivano si accentuava, mi portava quasi alle lacrime se rimanevo sveglio nel letto. Così rimanevo alzato per un po’ e la chitarra (e a volte un goccio di un ottimo whisky) mi aiutava a non cedere alla disperazione. Così prese piede una reazione, una voglia di rivalsa o forse un capriccio infantile, uno shopping compulsivo per attenuare la sofferenza interna: “Sì, lo voglio! Deve essere mio!” pensai tra i fumi dell’alcol. “Sto male e la musica è la mia unica cura, che male c’è a togliersi una soddisfazione in questo periodo buio?” Guardandomi intorno furtivamente, certo di non essere visto da alcun essere vivente escluso il gatto, in totale segreto cliccai su “compralo subito” e ne attesi impaziente l’arrivo dagli USA. Nessuno lo seppe mai…. 😉
Le sonorità che mi piacciono sono quelle blues-rock, tipo amplificatore a valvole al limite della saturazione, da mandare oltre quando serve per assoli o altro. Ma un amplificatore a valvole all’inizio non l’avevo. Quindi basavo il mio suono sul CAE/MXR col gain an ore 9 (a zero non suona) e l’OCD avrebbe fornito le distorsioni più corpose.
Il temibile Fulltone “Obsessive Compulsive Drive” (OCD): quando l’hai provato non ne puoi più fare a meno, diventa un’ossessione compulsiva…Ma dell’OCD mi piace il modo in cui suona con livelli di gain medio/bassi, con la sua pronta risposta alla dinamica della mano destra e al volume della chitarra, pulendo il segnale fino a diventare quasi “clean” quando si abbassa il volume della chitarra (troppo trascurato dai più) o quando si pizzicano più delicatamente le corde; alzando il volume o aumentando la dinamica delle plettrate, il suono si distorce progressivamente, mimando molto bene il comportamento di un amplificatore a valvole che va in saturazione.


Dal numero di serie elevato e dalla scritta 1/15, presumibilmente la data “gennaio 2015”, dovrei avere un OCD v. 1.7, che acquistai usato nel 2016 dagli USA
“Not an inside joke, just whenever I make a change to the PCB, whether it be a word because of a Trademark change, a new logo, etc It received a ‘revision’;
I don’t think there’s a much difference between a 1.4 and a 1.7, but I’m sure I could get someone on the internet to argue with me 😉
1.7, the final revision for the OCD, have larger very large 100uf or 47uf filter caps in the power supply, which theoretically could Bass up/warm up the sound a bit. Theoretically that is. Practically, ehhh, maybe.”
Mike Fuller
Si discute molto sulle differenze tra le varie versioni OCD 1.x. Gli OCD v. 1.1 – 1.2 sono i più quotati nell’usato. Anche la versione 1.4 lo è, ma c’è consenso generale (a parte il costruttore stesso che dice che non c’è differenza) che le successive abbiano un suono più aperto e un minore avvallamento della risposta sui medi (in particolare la più recente 1.7 come il mio OCD), ragione per cui le versioni precedenti vengono spesso boostate con Tubescreamer o simili.
Se si possiede un ampli a valvole di qualità, l’ideale è boostare il suo canale pulito fino al limite della saturazione, ed utilizzare un overdrive (OCD o altri) per “boostare” il segnale ed aumentare la distorsione quando serve – è il motivo per cui sono stati originariamente progettati i pedali overdrive, a partire dall’Ibanez Tube Screamer. Se l’amplificatore è molto potente, raggiungere quel limite comporta volumi sonori notevoli, spesso non praticabili. Per questo esistono i canali distorti, che simulano quel comportamento. Non sempre sono all’altezza del compito, spesso il canale pulito ha un suono di maggiore qualità. In questi casi un buon attenuatore consente di portare il canale pulito alla soglia della saturazione senza esagerare col volume. Alcuni amplificatori moderni hanno circuitazioni che permettono un uso ridotto della potenza, consentendo di saturarne le valvole relativamente presto. Gli overdrive sono l’ideale per spingere un amplificatore in quelle condizioni a saturazioni più alte e complete. Il Tubescreamer è nato per quello. Un OCD non è una sorta di Tubescreamer più trasparente: non taglia né bassi, né alti, anzi, semmai li esalta. Ed è un amp in a box, simula il comportamento di un amplificatore che va in saturazione. Per questo l’ideale è una pedale tipo Tubescreamer che lo boosti come se fosse un vero amplificatore.
Il tradimento!
Diversi anni dopo, mi prese la smania di utilizzare più prodotti made in Italy possibile. Avevo ormai un nuovo lavoro e potevo divertirmi un po’ con la compravendita di pedali per scoprire combinazioni diverse. Così ho venduto l’OCD per acquistare l’ottimo Cornerstone Sparkle. Una sorta di OCD più versatile per via dei doppi controlli di tono. E’ un overdrive eccellente, molto dinamico e sensibile al tocco, forse anche più dell’OCD, e sembra non scomporsi neanche a gain altissimi. Poi mi capita di rivedere il vicino di casa che mi aveva fatto scoprire l’OCD. Non vivevamo più in quel posto, ma quella sera avremmo suonato assieme sul palco, un onore per me, visto il suo livello. Ovviamente mi cascano gli occhi sulla sua pedaliera e lo vedo: il suo Fulltone OCD, quello che mi aveva fatto provare. Lui non lo aveva abbandonato, da chitarrista di alto livello qual è se lo è tenuto stretto. E io invece scemo a venderlo per provarne un altro!
Normalmente non tengo i pedali che non uso e li vendo per finanziare nuovi esperimenti. Ci sta. E’ quasi a costo zero e io non mi posso permettere di spendere tanto su questi “giocattoli”. Ma, poco dopo che la vista dell’OCD ancora nella pedaliera di un chitarrista di livello me ne aveva fatto venire la nostalgia, mi capita di leggere che la Fulltone avrebbe chiuso i battenti! Vado a controllare i prezzi dei loro effetti su internet: stavano salendo di conseguenza! Che cosa avevo fatto?! E con che tempismo!
Di conseguenza misi in vendita il pur ottimo Cornerstone per finanziare il mio ritorno all’OCD. Avevo deciso, dovevo pure sbrigarmi prima che i prezzi diventassero folli. Ma la cosa mi sarebbe costata cara…
Nella foga feci un errore e acquistai un OCD col prezzo più basso possibile, comparabile a quanto avevo speso per il mio. Era però un esemplare versione 2.0, un cambiamento radicale rispetto a quella che avevo imparato ad amare. Infatti il suono non mi convinceva affatto. Immediatamente capii che qualcosa non tornava. Sì, era un Fulltone OCD, cosa poteva esserci di così diverso? Invece trovavo la distorsione piuttosto pesante, con molta enfasi sui bassi, un po’ come suonare quello che avevo prima con lo switch in posizione HP. Mettere questo su HP lo portava a sonorità quasi metal! Non faceva per me. Ed ora che faccio? Mi tocca venderlo per cercare un 1.7 come quello che avevo stupidamente dato via. Purtroppo dovetti subito constatare che non ero l’unico a preferire le versioni 1.x alla 2.0! E i prezzi si quest’ultima erano più bassi mentre le altre continuavano a salire. Dovevo sbrigarmi, più aspettavo, più soldi avrei perso. Non trovai un OCD 1.7 a meno di 170 euro. A malincuore decisi di fare la follia e finalmente tornai in possesso di un OCD come lo ricordavo io! Per un po’ potei confrontare le due versioni direttamente convincendomi che avevo ragione. La versione 1.7 è un’altra storia, un gradito ritorno! Dovetti vendere la 2.0 a meno di quanto l’avevo acquistata. Quando rividi l’amico che me lo aveva fatto conoscere gli dissi scherzando che mi aveva fatto spendere un sacco di soldi, dopo aver rivisto il suo OCD in pedaliera, raccontandogli la mia follia con la compravendita di OCD conseguente. Avrò venduto il primo OCD a 100 euro per ricomprarlo a 170, dopo aver preso prima un 2.0 non a poco, per venderlo anche a un po meno…. il mio attuale OCD alla fine mi sarà costato 220 euro! Che stupidaggine…
Il Fulltone OCD e l’MXR/CAE MC402 sono gli overdrive che ho usato per primi da quando ho ripreso l’attività. Ci sono affezionato. In pedaliera l’OCD è rimasto, affiancato da un Tubescreamer. Ho anche un Boss Blues Driver e un ottimo Masotti OD Box, anch’esso preso durante la fissa per il Made in Italy. A volte li ho preferiti all’OCD, mentre cercavo di avvicinarmi alle sonorità John Mayer Trio. All’epoca JM boostava un Ibanez TS808 con un Blues Driver prima, e un Marshall Bluesbreaker poi. Essendo l’OCD un Marshall-in-a-box per un po’ l’ho usato come un Bluesbreaker. Poi ho messo il Masotti in quella posizione e per un po’ ha sostituito il Fulltone come overdrive principale. In seguito ho voluto togliermi la curiosità e ho preso un Boss Blues Driver. Ne sono stato subito entusiasta. Poi però ho dovuto confrontarli direttamente, uno accanto all’altro: ha vinto l’OCD…