Evoluzione della mia pedaliera

Quando dal 2016 ho ricominciato a suonare con un gruppo, credevo che un multieffetti digitale come lo Zoom Multistomp fosse anche troppo per le mie esigenze.

Lo Zoom Multistomp MS-50G è un ottimo multieffetti digitale. Consente di creare preset di pedaliere fino a 6 componenti. Ottimo per lo studio e l’esercizio, ma live può diventare un problema…

Poi mi prestarono un pedale analogico, il CAE/MXR MC-402 Boost/Overdrive, e da lì cominciai a interessarmi ai pedali singoli e a cambiare la mia pedaliera sperimentando, come è bene fare per capire e raggiungere il proprio scopo.

Agli inizio utilizzai due pedali analogici per le distorsioni: acquistai prima l’MXR MC402 che mi avevano prestato e cedetti alla tentazione di procurarmi uno splendido OCD 1.7 che mi avevano fatto provare (ero rimasto a bocca aperta!). Per un po’ continuai a gestire le modulazioni con i preset del Multistomp
In seguito decisi di eliminare il pedale digitale e mi limitai all’utilizzo di un delay Boss DD-3 come modulazione. Pian piano aggiunsi un compressore ed un economico e indispensabile accordatore: arrivarono il Boss CS-3 e l’Arion Stage Tuner
Acquistando una vera pedaliera in metallo (fin troppo grande per i miei scopi ma era la più economica disponibile usata) inserii un altro effetto di modulazione, il Phaser Electro Harmonix Small Stone
Cambiai presto il Phaser con un MXR Phase 90 e pensai bene di inserire un economico alimentatore della Mosky (sue le lucine blu in alto)
L’alimentazione economica durò poco e optai per una delle migliori sul mercato: Voodoo Labs Pedal Power Iso 5. La acquistai usata ed il gentile venditore mi fece il regalo di includere un MXR Modified OD che all’inizio tenni regolato a simulare un Tubescreamer allo scopo di boostare i medi dell’OCD. Il tuner divenne un Korg PB-03 Pitchblack
Non convinto del suono nasale del Modified OD approcciai un primo Tubescreamer con l’ottima e conveniente interpretazione Electro Harmonix, l’East River Drive, clone dell’Ibanez TS808. Mi prese anche la nostalgia dello Small Stone e lo inserii stavolta dopo le distorsioni, tenendo l’OCD per ultimo perché alla base del mio suono
Un interessante video di That Pedal Show mi convinse a provare il compressore dopo le distorsioni ed il phaser primo della catena: tuner > phaser > tubescreamer > ocd > mxr > cs3 > dd3 – durò poco

 

Riportata la pedaliera ad un ordine più consueto, mi feci prestare un chorus per curiosità e mantenni però il phaser prima delle distorsioni – l’MXR MC402 tornò ultimo dei pedali overdrive a “simulare” un ampli al limite della saturazione con il gain a ore 9 (avevo ancora un amplificatore a transistor): tuner > cs3 > phaser > tubescreamer > ocd > mxr > chorus > dd3
Decisi di acquistare un chorus e optai per l’economicissimo TC Electronic Afterglow, completamente analogico con tecnologia “bucket brigade”. Ottimo ma ingombrante…
Non resistetti alla tentazione di provare un vero Tubescreamer ed acquistai un Ibanez TS9, il reissue anni 2000. Oggi ho la sensazione che suonasse meglio il clone Electro Harmonix…

 

La pedaliera cominciava ad essere affollata per i miei gusti e pesante per il mio braccio. Finalmente acquistai un’ottima base in metallo più piccola e leggera; montando l’alimentazione nella parte bassa potei incastrare tutti i miei 8-9 pedali… troppi? Visto che suono in un gruppo cover forse no… intanto l’OCD era tornato ultimo degli overdrive: tuner > cs3 > phaser > mxr > ts9 > ocd > chorus > delay
Ma più sperimentavo, più mi rendevo conto che l’MXR funzionava meglio a gain alti, quindi per un po’ ho provato la catena TS9 gain bassi > OCD gain medi > MXR gain bassi: tuner > cs3 > ts9 > ocd > mxr > phaser > chorus > delay
Finalmente passato ad amplificazione valvolare (Bugera V22 e V5) riuscivo a sentire cose che prima non notavo. La pedaliera toglieva qualcosa al suono. Decisi di non essere un amante del Tubescreamer e indagando scoprii l’esistenza di un poco noto asso nella manica di diversi session-men: il Nobels ODR-1 Transparent Overdrive. Con esso sostituii il TS9 (mi resta il dubbio che il mio non fosse un esemplare ben suonante). Ma mi rimase la sensazione di una pedaliera troppo affollata: tuner > cs3 > phaser > mxr > nobels > ocd > chorus > delay
Un altro mio grosso dubbio era l’opportunità di tenere un compressore quando nella scaletta avremmo si o no 2-3 brani in cui è utile (nei suoni clean, i distorti sono già compressi). Quando scoprii che la compressione del CS-3 è anche piuttosto spinta lo eliminai. Era un po’ che mi ronzava nella testa l’idea di un boost della Xotic; mi capitò un’occasione e l’afferrai al volo: Super Sweet sempre acceso a inizio catena! tuner > xotic > phaser > mxr > nobels > ocd > chorus > delay
Diedi un’ultima opportunità al TS9 come boost a gain zero a inizio catena, facendo spazio eliminando il poco usato e ingombrante chorus (scoprendo che lo Xotic funzionava meglio a fine catena, migliorando il suono generale in modo eccellente). Scoprii anche che il circuito di distorsione dell’MXR è una replica di un fuzz di ottima qualità (il Black Cat o Freddie Fuzz) e come tale ho cominciato a usarlo, a gain alti e primo in catena: tuner > ts9 > phaser > mxr > nobels > ocd > xotic > delay

 

Finalmente deciso che a me il Tubescreamer non piace, colsi l’occasione per alleggerire la pedaliera, rimanendo con lo stretto indispensabile: tuner > phaser > mxr > nobels > ocd > xotic > dd3
Sperimentando e informandomi in rete appresi che i buffer jfet vecchio stampo come i Boss possono degradare parecchio il segnale. Cercai un delay true bypass per sostituire il Boss DD-3 e scelsi il TC Electronic Flashback. Intanto decisi di usare il Nobels per i gain alti e l’OCD per boostarlo con gain medio-bassi. Lo Xotic è da molti consigliato come ultimo in catena e adesso è lì: tuner > mxr > phaser > ocd > nobels > flashback > xotic
Ma il Flashback non mi convinceva… tendevo ad abbassarne il volume fin troppo! Parlandone con chi mi ha sempre consigliato bene mi sono convinto a tornare sui miei passi e ho ripreso un Boss DD-3 ritrovando il piacere di usarlo. Il suo suono è davvero splendido, non pensavo che un delay potesse suonare così diversamente da un altro… pazienza per il degrado di segnale, la qualità del suono è più importante! tuner > mxr > phaser > ocd > nobels > dd3 > xotic
Indagando sulle caratteristiche dell’MXR/CAE ho visto che l’impedenza di ingresso di 1 Kohm non dà problemi di interfacciamento con buffer in ingresso, quindi ho pensato di ordinare i pedali distorti per quantità di gain utilizzato. In questo modo il clean boost MXR non spingerà ulteriormente i lgain ma solo il volume. Ho anche rimesso il phaser prima dei distorti e il delay alla fine (disattivando l’opzione buffer nello Xotic). tuner > phaser > ocd > nobels > mxr > xotic > dd3
Cambiamento drastico: sia il Nobels che l’OCD sono due overdrive trasparenti, full-band. Se c’è da scegliere tengo l’OCD come mio suono overdrive di base. Il classico boost per un OCD è il Tubescreamer, ma avendo avuto esperienza non buona col TS9 ho preferito un TS808 e in versione mini perché non è il caso di spendere troppo. Dopo l’OCD è consigliabile un treble booster tipo Klon. Il Way Huge Conspiracy Theory ne è un ottimo clone. Il clean boost dell’MXR può eventualmente spingere il gain dei tre overdrive e la sua sezione distorta fornisce i gain più elevati o fuzz. Lo Xotic è sempre acceso ed è tornato ad essere buffer essendo andato via il buffer del Nobels: tuner > phaser > mxr > ts808 > ocd > klon > xotic > dd3
Cambiato idea immediatamente: un overdrive come il Nobels mancava ed ho preso il Mini che sarà per i gain più alti e l’OCD per quelli medio-alti. ne ha fatto le spese il mio pedale storico MC 402. Un altro ritorno è il compressore Boss CS3 che usato opportunamente non fa rimpiangere né i compressori più blasonati, né il suo predecessore CS2 tanto osannato. Anche l’ottimo Xotic è andato via: alla fine un pedale sempre acceso per l’equalizzazione preferita può anche essere superfluo. Quindi la catena è tuner > compressore > phaser > ts808 > ocd > nobels > klon > dd3
A un certo punto mi è presa l’idea di avere pedali Made in Italy ed il primo è stato quello costruito più vicino a me, in provincia di Viterbo dalla Masotti Guitar Devices (Mezzabarba). Un aplificatore non me lo posso permettere ma un pedale sì! Ed eccolo a sostituire il clone Klon che usavo poco (infatti ha preso i compiti delle distrosioni più spinte, non certo tipiche del Klon). Un’altra nuova entrata è il Donner Mini Wah/Volume, scelta economica perché mi serve per pochi brani. Tuner > wah > compressore > tubescreamer > OCD > Masotti > phaser > delay
La smania di pedali italiani mi faceva sognare un Cornerstone Gladio ma alla fine mi sono dovuto accontentare dell’ottimo Sparkle Drive, più abbordabile. E’ riuscito incredibilmente a spodestare il mio amato OCD! E’ anche esso un ovedrive trasparente ma un po’ più versatile avendo controlli di tono sia per bassi che per alti. E’ inncredibilmente perfetto e impeccabile a qualunque livello di gain. Piacevolissimo. Tuner > wah > compressore > tubescreamer > Sparkle > Masotti > phaser > delay
La foga del Made in Italy mi ha portato sia all’acquisto di un altro Masotti, l’ottimo boost/buffer White Box (posizionato per agire da clean boost), ed di abbandonare il famoso compressore Boss per una replica dell’ottimo Keeley Compressor fatta da FT-Elettronica della provincia di Frosinone: il Mars Compressor. Altra novità è la sostituzione dello Small Stone, phaser della Electro Harmonix, con una altro prodotto della stessa casa, la recente evoluzione dello storico Electric Mistress, un flanger/chorus molto versatile. Tuner > wah > compressore > tubescreamer > Sparkle > OD Box > clean boost > flanger/chorus > delay
La pedaliera cominciava a pesare molto, non era gigantesca ma la basse metallica Palmer Pedalbay 40 pesava parecchio già di suo. Ne va della mia salute, quindi ho cercato di progettare la pedaliera più piccola possibile per le mie esigenze. La base Pedalbay 10 pesa la metà. Ho comprato di nuovo uno Zoom Multistomp, gradito ritorno a cui affidare qualunque modulazione, tuner e altro. Gli overdrive restano, il resto va via: tubescreamer > Sparkle > OD-Box > clean boost > Multistomp

Ma poi è successo qualcosa. Io alterno fra fasi razionali e fasi di cuore. Mi sono scoperto affezionato ai pedali con cui avevo iniziato questo cammino. Non sempre la qualità detta le scelte degli strumenti da usare: uso la Stratocaster perché ho sempre sognato di farlo, non mi interessa se sia la migliore. La nostalgia per i miei vecchi primi pedali, MXR e OCD, si faceva sentire ed ho fatto la follia: li ho ricomprati! E sono tornato ad una pedaliera più ampia ma con la base molto più leggera della Harley Benton. Messo a malincuore lo Sparkle nel cassetto ho riacquistato un OCD che nel frattempo, dopo la chiusura di Fulltone, stava salendo di prezzo e ho trovato una buona occasione per l’MXR/CAE Mc402. I Masotti sono rimasti: il White Box fa da buffer a inizio catena e da gain boost per gli overdive che seguono, il TS può boostare all’occasione OCD o OD-Box; quest’ultimo è molto versatile e posso usarlo sia in modalità simile all’OCD che al TS, quindi lo tengo a gain più alti del TS stesso. Segue la distorsione quasi fuzz dell’MXR/CAE e la sua sezione boost provvede ad aumentare il volume al fabbisogno; il moltistomp continua a fare tutto il resto: wah > gain boost > tubescreamer > OCD > OD-Box > MXR/CAE > Multistomp