Ancora su terremoti e trivelle…

map_haz4Dopo il terremoto dell’Emilia del 2012 i media hanno dato largo spazio alle supposizioni, paure e congetture riguardanti le possibili responsabilità delle attività legate ad estrazione di idrocarburi nella Pianura Padana. Il risalto è stato tale che la Regione Emilia Romagna decise di incaricare una commissione di esperti per chiarire l’accaduto. Fece molto scalpore il fatto che il rapporto della commissione fu reso pubblico solo dopo due mesi dalla conclusione dei lavori, cosa che non fece altro che alimentare i dubbi su come in realtà stessero le cose.

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Di terremoti e trivelle

terremoto-emilia-petrolio-cavoneDa qualche tempo alcuni movimenti popolari ed organizzazioni territoriali hanno manifestato preoccupazione che i terremoti possano essere provocati dalle attività di estrazione di idrocarburi nei pressi di zone sismiche. In particolare, dopo il terremoto dell’Emilia del maggio 2012, molti si sono scatenati contro le attività estrattive della zona, additandole come possibili cause del terremoto che aveva provocato ingenti danni e diverse vittime. Come geologo inorridisco di fronte a queste idee e soprattutto non riesco ad immaginare come si possa accusare attività così superficiali di aver provocato crolli di edifici e strutture che erano state costruite senza rispettare i dovuti criteri sismici. Il dato di fatto più triste è che terremoti della stessa entità di quello dell’Emilia del 2012, ma anche di quello dell’Aquila del 2006, non avrebbero neanche fatto notizia in altri luoghi del pianeta dove, conoscendo bene la sismicità del territorio, si costruisce in modo che le strutture resistano. E la sismicità del territorio è ben nota anche da noi. Solo che basta un terremoto tutto sommato “piccolo” a creare tragedie, quando nel resto del mondo industrializzato questi terremoti a stento si notano. Ma qui non si parla di aver costruito male. No. Sono stati i “petrolieri”… Continue reading  

I danni dell’ignoranza

airgunL’ignoranza non è solo brutta ma fa anche danni molto gravi. Recentemente il Senato aveva approvato una nuova legge contro i reati ambientali, un’ottima legge se non fosse per una norma che inseriva tra i reati anche la tecnica di prospezione sismica a mare utilizzata normalmente in tutto il mondo. Per fortuna del progresso scientifico e tecnologico e dell’immagine del nostro paese, già non troppo edificante, per cui si fatica ad attrarre investimenti esteri, il Senato ha approvato la legge contro gli ecoreati eliminando la norma contro le prospezioni a mare. Ed ecco che la rete pullula di proteste contro il governo che avrebbe dato così via libera ai petrolieri con le loro bombe a mare, le cosiddette “bombe sismiche”.  Continue reading  

Ho scoperto di essere un criminale!

photoIo un criminale? Mah… in realtà faccio il geologo, ho lavorato anche come rilevatore, a contatto con la natura, ho fatto un po’ di ricerca all’università, mi sono sempre considerato un ambientalista (magari tenendo in considerazione che anch’io guido la macchina, uso energia, ecc.). Ora sono in una piccola azienda che si occupa di esplorazione e ricerca di idrocarburi. Ma forse non dovrei dirlo in giro…

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Funìk (1939-2009)

Purtroppo apprendo da una email di gruppo che Renato Funiciello, il mio professore di Geologia Strutturale, è venuto a mancare qualche giorno fa. Funiciello, detto affettuosamente “Funìk”, il goliardico e geniale scienziato, era stato il relatore della mia tesi a cavallo tra anni 80 e 90. Purtroppo sono venuto a saperlo troppo tardi per partecipare al funerale. Il mio ultimo ricordo è del giorno in cui, alla fine della mia collaborazione col Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università di Roma Tre, di cui all’epoca era il direttore, andai a salutarlo nel suo ufficio. Mi diede una copia del suo libro The Seven Hills of Rome con una breve dedica che conservo con affetto. Continue reading