Mi chiamavano Superlinux…

ATTENZIONE!

Consigli per un uso dei computer più sicuro!

Oggi le grandi aziende che hanno in mano internet, le cosiddette “Big Five” Google, Facebook (Meta), Amazon, Apple e Microsoft, monitorano la nostra attività online continuamente generando una immensa mole di dati dall’altissimo valore commerciale (è la base dei loro profitti). Facendo questo violano, o possono farlo fare a terzi, la nostra privacy “legalmente” perché siamo noi a permetterglielo fornendo i dati spontaneamente.

Come evitarlo? L’ideale sarebbe evitare i social, non registrarsi mai a servizi online, utilizzare solo Linux come sistema operativo, browser impostati alla provacy e software libero e opensource. E’ forse impossibile ma possiamo almeno tentare di limitare le dimensioni della nostra “impronta digitale”. Ecco alcuni passi suggeribili in ordine di semplicità decrescente:

1 – Evitare di usare browser internet forniti col sistema operativo, sia su computer che telefono.

Non usate Edge, Internet Explorer su Window o Safari su Apple. Evitare Chrome in particolar modo su dispositivi Android. Utilizzate Firefox o Brave, o qualunque browser Open Source. Esiste un browser particolare, Tor, che utilizza l’omonima rete di server sparsi su internet in modo che accedendo a una pagina web risulta impossibile tracciare da essa l’IP del computer dal quale ci siamo connessi. Brave consente di aprire pagine di navigazione privata sulla rete Tor. Molti siti pieni di grafica, animazioni, video (fornite normalmente da codice Javascipt molto atto ad essere vulnerato) funzioneranno a malapena ma a volte può essere utile utilizzare questo sistema, tranne quando si fanno acquisti o transazioni bancarie perché quelli sono i casi in cui è essenziale essere tracciati!

Ma attenzione! Alla fine è il sito web che ci traccia (se il browser glie lo permette). Normalmente i browser sono configurati per permetterlo a meno di non usare browser già impostati per una maggiore privacy, tipo Brave e la app Duckduckgo per dispositivi mobili. Firefox ha molte impostazioni e estensioni selezionabil che lo rendono altamente sicuro da questo punto di vista. Librewolf è una derivazione di Firefox già preimpostato per la massima sicurezza di navigazione.

2 – Evitare di utilizzare Google e gli altri motori di ricerca come Yahoo o Bing

Questi tracciano e archiviano le nostre ricerche per gli scopi di cui sopra. Utilizzate motori di ricerca come Duckduckgo, Qwant, Startpage, Ecosia impostandone uno come motore di default nel vostro browser (ma dato che i siti stessi tracciano, su smatphone è da considerare la browser app Duckduckgo, di cui sopra)

3 – Evitare servizi di posta elettronica legati ai grandi di internet (Gmail, Yahoo, Outlook…)

Tracciano anche essi i comportamenti analizzando il testo delle mail con l’intelligenza artificiale, sempre agli scopi di cui sopra e i messaggi non sono mai criptati: come se inviassimo cartoline e lettere a busta aperta. Esistono servizi di posta elettronica sicuri come Protonmail e Tutanota, con server in Svizzera o Germania, sottoposti al GDPR al contrario di quelli americani, che consentono la cancellazione difinitiva dei messaggi. Comunque quelli archiviati non sono disponibili a terzi per scopi commerciali, di marketing o altro.

4 – Non utilizzare lo stesso indirizzo mail, magari proprio quello personale, per registrarsi ai vari servizi online

I servizi di posta elettronica spesso consentono la creazione di alias (indirizzi diversi che fanno comunque capo al principale) o di diversi account gratuiti. E’ bene utilizzare un indirizzo diverso, se non per ogni sito, almeno per ogni tipo di servizio offerto: shopping, banking, forum, ecc…. Qualcuno dei servizi sicuri di cui sopra potrebbe far pagare queste funzioni aggiuntive. Chiedetevi sempre come fanno a guadagnare così tanto aziende come Gmail: quando un prodotto è gratis vuol dire che il prodotto siete voi…

5 – Limitare e quando possibile eliminare l’uso di piattaforme social

La profilazione più pesante avviene sui social e sta diventando un problema serio con i più giovani. La cosa migliore sarebbe chiudere tutti gli account. Essendo piuttosto inverosimile, è consigliabile mantenere solo quelli che davvero ci piacciono troppo e limitarne l’uso il più possibile: meno interazioni, commenti e like mettiamo, meno aiutiamo le intelligenze artificiali che analizzano i nostri comportamenti a profilarci per inviarci pubblicità e post che ci convincono a restare più a lungo sulla stessa piattaforma (da quanto ci restiamo dipende il valore dei dati che hanno sui nostri comportamenti online). Evitiamo di fornire troppi dati personali come telefono, indirizzo, sesso, età, religione, ecc…

6 – Evitare il più possibile l’uso di sistemi operativi dei grandi di internet come Windows, MacOS, iOS, ChromeOS e Android – installare Linux!

E’ la cosa più difficile. I dispositivi ci vengono venduti con i sistemi operativi preinstallati e pronti all’uso. Sono la base della raccolta dati che le grandi aziende di internet effettuano sulle nostre attività online. Sono tutt’altro che sicuri dal punto di vista della privacy e della navigazione anonima, nonostante le belle parole contanute nei contratti di licenza che accettiamo senza leggere. Oggi il sistema operativo GNU/Linux è maturo per essere installato sia su PC che Mac. Dal punto di vista di quello che la gente fa di più con un computer, navigare su internet e utilizzare i social (e magari qualcuno ancora un po’ di posta elettronica) non cambia nulla: i browser internet Firefox e Brave sono disponibili su Linux (c’è ache Chrome volendo) e una volta aperto un browser non cambia nulla rispetto ad altri sistemi operativi.

Installare Linux capisco sia un po’ più difficile degli altri 5 passi consigliati, ma se ci si rende conto per davvero di come funziona Windows magari un pensierino ce lo facciamo…

E i telefonini?

Qui la lotta si fa dura! Sono i computer che usiamo di più, costantemente connessi ad internet e loggati a Google ed altre piattaforme. Sui dispositivi Android c’è poco da fare, sono Google. Bisogna configurare la privacy dell’account Google limitando al massimo il tracciamento. Su iOS va un po’ meglio (non è che Apple non vi tracci!) ma se siamo loggati a Google nelle app di Youtube e Google Maps c’è poco da fare se non la solita limitazione al tracciamento nelle configurazioni.

Esistono solo telefonini con sistemi operativi Apple e Google. Non c’è scampo se non tornare a vecchi telefoni GSM. Uno smartphone è Android o iOS. Telefoni a base Linux sono pochi ma stanno migliorando sempre più. Il sistema operativo GrapheneOS è già disponibile ma va installato su un telefono Android via computer seguendo una serie di procedure. Si otterrebbe così il telefono più sicuro al mondo. Ma essendo per pochi, quello che si può fare è lo stesso che si consiglia per i computer: evitare i browser preinstallati (Firefox e Brave esistono per entrambe le piattaforme), impostare Duckduckgo per le ricerche e cancellare tutte le app che non usiamo. Quando possibile, invece di usare una app scaricata dallo store, si può salvare la pagina web aperta col browser del telefonino sullo sfondo, creandone così una icona come le normali app – invece apre il sito della piattaforma direttamente: anche se siamo sul browser fornito dal sistema operativo è comunque una modalità più sicura rispetto all’utilizzo della app scaricata dallo store. Certo alcune funzioni potrebbero venire meno quindi è da valutare caso per caso.

Per il resto, se utilizziamo una connessione Wifi pubblica mentre siamo in un locale ad esempio, sarebbe bene avere installato una app VPN ed attivarla prima di connettersi a quel Wifi. Rallenta la navigazione e non protegge più di tanto se usiamo la rete cellulare o il nostro Wifi casalingo, ma col Wifi pubblico gratuito è consigliabile proteggersi con un VPN!


Per approfodimenti su questi temi e altro sui computer voltate pagina…