Io e Roma

Dopo 7 anni a vivere fuori, lontano (anche se non troppo) dalla mia città, nel corso del 2012 ero tornato ad essere “cittadino romano”. Ma sono andato via di nuovo già all’inizio del 2014, costretto, si, da precarietà lavorativa e spese esorbitanti, ma anche da caos, sporcizia, inquinamento. In una parola: degrado. Questo degrado l’ho visto crescere, peggiorare di anno in anno. Negli ultimi tempi avevo assistito allo scempio da pendolare. Dopo il lavoro me ne tornavo nelle campagne a nord della città e mi rilassavo, mi ricaricavo.
Quando ero andato via dalla città, abitavo in periferia. Erano più di 20 anni che non vivevo in una zona centrale. Prima avevo abitato, vivendo con i miei, in tre angoli diversi del quartiere Tuscolano. Il ritorno recente era avvenuto nel quartiere della Vittoria, nome emblematico visto che un passo del genere poteva solo essere nei miei sogni anche meno di 10 anni fa.

Captain’s Log, Nov 11, 2004.

A cavallo ddsc00096el 2004 e del 2005 ebbi l’occasione di lavorare negli USA, tra New York e New Jersey per circa tre mesi. Esperienza dura ed intensa. Quello che segue è un resoconto inviato agli amici italiani dopo un paio di settimane, mentre ero a bordo di una vecchia nave oceanografica nella baia di New York. Ovviamente quello che scrivo è anche frutto dello stress a cui ero sottoposto. Diverse cose sono cambiate da quell’anno nei miei rapporti con New York. A distanza di 9 anni il ricordo di quel periodo è molto più positivo di quello che traspare dal testo.
Dopo meno di un mese, colei che ora è mia moglie sarebbe venuta a trovarmi per un weekend e la nostra storia iniziò a New York, dove tornammo per coronarla nel giugno 2007, sposandoci a sorpresa prima dell’amico (il datore di lavoro di allora) che ci aveva invitati al suo di matrimonio.
L’ultima volta tornammo nell’estate del 2010 per far conoscere il nostro piccolino, allora di 7 mesi, ai parenti. Oggi posso dire che sia loro che The City mi mancano, e parecchio…

Diario di bordo della Atlantic Twin, 11 novembre 2004.

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A Dojo Named Katsu

logoI’ve always been fascinated by Aikido’s motto: Masagatsu Agatsu Katsu Ayabe. 正勝 吾勝, 勝早日: The true victory is the victory over oneself, the victory here and now. There are many different literal translations of this sentence by Aikido founder Morihei Ueshiba. The core meaning is that our worst enemy lies within ourselves and if we defeat it we will obtain the true victory.

I experienced the fatigues of this war on my own skin and I’m also convinced I did obtain several victories. I’m not talking about martial practice but of real life (but isn’t it the same?).