Alfa Romeo Giulietta 2010

L’Alfa Romeo Giulietta è una berlina media compatta prodotto dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo nello stabilimento Fiat di Cassino (FR), in commercio da fine maggio 2010.

Inizialmente nota con il nome di fabbrica Progetto 940, la Giulietta era stata precedentemente denominata pubblicamente col nome di Milano. Tale nome è stato successivamente sostituito già sul finire del 2009, durante la pubblicazione delle foto ufficiali distribuite alla stampa. Tale cambio di nome venne indicato come una direttiva dell’ultimo minuto atta ad evitare eventuali attriti in un momento di chiusura dello storico stabilimento Alfa Romeo di Arese e del suo Centro Stile (con conseguente inglobamento presso il Centro Stile Fiat a Torino); inoltre si è così voluto celebrare con il nome Giulietta l’auto che in pratica ha il compito di festeggiare il centenario di Alfa Romeo, riproponendo un nome storico dell’automobilismo italiano (il nome Giulietta era già stato utilizzato in passato dalla casa per identificare altre due autovetture, rispettivamente la Giulietta del 1955 e la Giulietta del 1977). Il 2 dicembre 2009 sono state diffuse le foto ufficiali, ed è stato aperto il sito web ufficiale dell’auto. La presentazione è avvenuta al salone dell’automobile di Ginevra nel marzo 2010.

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La Giulietta – disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo, sotto la supervisione di Lorenzo Ramaciotti – riprende il nuovo canone stilistico avviato da Alfa Romeo con la 8C Competizione e proseguito con la MiTo, avvalendosi però di un nuovo trilobo frontale, nettamente più largo e massiccio, e con uno scudetto per la prima volta “sospeso”, ovvero separato dalla carrozzeria attraverso uno spazio vuoto intorno alla cromatura.

Lo spot della Giulietta con Uma Thurman

 

La fiancata si presenta tondeggiante, ma al tempo stesso filante, grazie alle nervature presenti sia anteriormente che posteriormente. I fari sono composti da luci a tecnologia LED e riprendono spunti dai modelli precedenti: in particolare i fari posteriori ricordano un incrocio tra i quelli tondeggianti della MiTo e quelli orizzontali di 147. Presenta inoltre un minimo accenno di coda tronca.

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Gli interni si distaccano totalmente da quanto visto finora nelle Alfa Romeo di recente produzione, ispirandosi invece alle Alfa degli anni cinquanta e sessanta quali Giulietta e Giulia: la plancia non è più rivolta verso il guidatore, ed è composta da materiali in plastica morbida, mentre le versioni di punta possono avere anche inserti in alluminio; il quadro strumenti richiama invece, per il contagiri e il tachimetro, lo stile già visto sulla 156. A richiesta è presente un navigatore satellitare ad estrazione dalla plancia, con la pulsantiera per i comandi secondari posta in basso sulla plancia che ricorda quella della 8C Competizione. Sotto il clima è ubicato il manettino del sistema Alfa Romeo DNA. Il bagagliaio ha una forma regolare e ben sfruttabile, con una volumetria di 350 litri, valore in linea con gli standard della categoria.

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La Giulietta è una berlina a due volumi (come la precedente 147, di cui è la sostituta). Viene realizzata sul nuovo telaio di base denominato Compact con motore in posizione trasversale. La trazione è anteriore, e le sospensioni all’avantreno configurate secondo lo schema a ruote indipendenti con montante telescopico in alluminio tipo MacPherson, mentre al retrotreno è presente uno schema a ruote indipendenti del tipo Multilink a tre bracci in alluminio con barra stabilizzatrice. Un’altra novità consiste nel servosterzo elettrico dual pinion: il motore elettrico che realizza la servoassistenza non agisce sull’asse di sterzo, ma è ingranato direttamente sulla cremagliera, permettendo di coniugare il basso assorbimento di energia (tipico dello sterzo elettrico) con la precisione di quello idraulico, perché elimina la sensazione artificiale e l’impressione di “scarsa fedeltà” delle precedenti versioni di questo tipo di servocomando. Su tutte le versioni è previsto, di serie, il sistema di controllo Alfa Romeo VDC con funzione di differenziale a slittamento limitato E-Q2 (“Electronic Q2”), senza il differenziale di tipo meccanico Torsen. Il sistema sfrutta i sensori dell’impianto frenante per realizzare un comportamento molto simile a quello di un differenziale a slittamento limitato. In condizioni di accelerazione in curva, quando la ruota interna (più scarica) tende a pattinare, l’impianto frenante anteriore agisce su quest’ultima, incrementando così la coppia inviata alla ruota esterna (più caricata), evitando il sottosterzo e aumentando la trazione. Il sistema ripartisce la coppia tra le ruote motrici in modo dinamico e continuo a seconda delle condizioni di guida e del fondo stradale. In caso di condizioni di aderenza differenti sulle due ruote motrici, l’E-Q2 frena la ruota che tende a pattinare e permette di inviare la coppia motrice alla ruota che ha aderenza maggiore consentendo al veicolo di mantenere la motricità.

Trailer di Fast and Furious con l’Alfa Romeo Giulietta TCT

 La vettura si è dimostrata estremamente sicura durante i crash test Euro NCAP a cui è stata sottoposta nel maggio 2010. La Giulietta ha ottenuto il punteggio massimo di 5 stelle, ed ottimi rating specifici, risultando la berlina media più sicura di sempre. Il 27 gennaio 2011 la stessa Euro NCAP ha premiato la Giulietta come una delle 5 auto più sicure del 2010, in particolare come vettura più sicura nella categoria Small Family. Secondo i dati EuroNCAP l’Alfa Romeo Giulietta è attualmente (primo trimestre 2013) l’auto più sicura della sua categoria ed è rimasta per tre anni, con un risultato di 97 su 100, l’auto più sicura in Europa per pilota e guidatore; fino al 2013 quando il primato le è stato tolto, con un risultato di 98 su 100, dalla Volvo V40. È inoltre fra le auto più sicure per la protezione bambini (85 punti su 100) e nei confronti dei pedoni (65 punti su 100). La vettura è stata anche sottoposta a controlli e verifiche sui dispositivi di sicurezza attiva (dispositivi di sicurezza assistita) totalizzando 86 punti su 100, punteggio superato solo dalla V40 nel 2013.

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Nel settembre 2013 la vettura riceve un restyling che consiste in lievi ritocchi estetici al frontale, concentrati sui fendinebbia (ora con cornice cromata) e sullo scudetto, quest’ultimo viene ridisegnato ed è l’intervento più evidente negli esterni. Gli interni ricevono aggiornamenti maggiori, nuovo volante a “V” e plancia centrale ridisegnata, la vecchia strumentazione con tasti a bilanciere vengono sostituiti da una console interattiva con navigatore touch integrato da 6,5 pollici di nuova generazione e nuovi dispositivi di connettività aggiornati fra il quali l’Uconnect. Nuovi materiali, nuove lavorazioni delle superfici e nuove combinazioni cromatiche e la possibilità di personalizzare il colore della cornice che avvolge la plancia dell’abitacolo, anch’essa ridisegnata.

Lo Spot della Giulietta MY 2014 in cui supera la vecchia Giulietta anni 50.

Con il restyling Alfa Romeo coglie l’occasione di dotare la Giulietta di un motore di nuova generazione denominato JTDm2: il 2.0 common rail di terza generazione presenta migliorie che permettono di guadagnare maggiore potenza e minori consumi, senza intervenire sulla geometria. Il motore, che ora guadagna 10CV, utilizza nuovi iniettori che consentono un’erogazione del carburante più precisa. Questa precisione è data da un’inedita servo-valvola idraulica bilanciata che consente di gestire fino ad 8 iniezioni per ciclo. Si tratta inoltre di un sistema di iniezione molto più semplice che riduce le emissioni e migliora la silenziosità del motore oltre che il rendere più piacevole e fluida la guida. Esce anche un nuovo allestimento Quadrifoglio Verde che ne accentua le caratteristiche sportive arrivando al top della potenza con il motrore 1750 TBi da 240 CV.

La prova su strada della Giulietta MY 2014 STDm 150 CV

La Giulietta è stata la 2ª classificata al premio Auto dell’anno 2011. In Italia è stata eletta Auto Europa 2011 dall’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive durante il Motor Show di Bologna 2010. Inoltre la redazione di autoappassionati.it ha premiato la Giulietta come Best Car of 2010. Nel dicembre del 2010 la Giulietta è stata premiata in Francia come Compact Car of the Year durante il concorso Trophèes L’argus, ed anche in Repubblica Ceca con il premio Czech Republic Car of the Year 2011. Si è inoltre aggiudicata il prestigioso premio Die Besten Autos conferito dalla rivista specializzata tedesca Auto Motor und Sport, ed è stata eletta novità dell’anno 2011 dai lettori della rivista italiana Quattroruote.

Nel 2014 esce la versione Sprint presentata nel corso della passata edizione del Salone internazionale di Parigi. La nuova Alfa Romeo Giulietta Sprint si presenta sul mercato italiano con una dotazione che comprende i cerchi in lega da 17 o 18 pollici Sprint, minigonne laterali, cristalli posteriori oscurati, e il paraurti posteriore modificato con terminali di scarico maggiorati; all’interno, sedili ad alto contenimento rivestiti in tessuto e Alcantara, cruscotto “effetto carbonio” e, fra gli accessori, clima bi-zona e infotainment con schermo touch da 5 o 6,5 pollici.

Sotto il cofano, i già noti quattro cilindri benzina 1.400 turbo da 170 Cv (con cambio a doppia frizione TCT) e i diesel 1.600 e due litri da 105 a 175 Cv (il più potente con cambio TCT), ai quali si aggiungono il 1.400 benzina-GPL da 120Cv e un nuovo 1.400 turbo benzina da 150 Cv, in grado di spingere fino a 210 km/h accelerando da 0 a 100 km/h in 8,2 secondi, con consumo medio di 5,7 lt/100 km ed emissioni di 131 g/km

Mondial de l'Automobile Paris (FRA) 02-03 10 2014

 L’Alfa Romeo Giulietta Sprint al Salone dell’Auto di Parigi 2014

< Alfa 159

 

La concorrenza italiana e tedesca

Anche in questo segmento, dove l’Alfa aveva in passato fatto scuola, la concorrenza è ormai agguerrita. Il primo spruzzo di novità era stato secondo me comunque italiano, con la Fiat Bravo che già dal 2007 aveva rinverdito i fasti delle vecchie Ritmo sportive, ridisegnando la Bravo con linee davvero moderne ed interessanti, completamente diverse dalla brutta Stilo. Sullo stesso pianale la Lancia aveva realizzato la bella Delta, che come la Giulietta, si richiama a modelli glorisosi del passato. La solita Golf è campione delle vendite, nonostante sia ormai piuttosto noiosa. Audi e BMW non stanno a guardare con le rispettive A3 (oggi fuori produzione per far posto alla A1) e la Serie 1, certamente ottime soluzioni. La Giulietta si distingue come al solito per originalità delle linee e ottime proposte tecniche, tra cui il ritorno dell’allestimento sportivo top “Quadrifoglio Verde” ed il cambio automatico robotizzato a doppia frizione TCT (idea Alfa Romeo del passato che ormai concorrenti come Audi utilizzavano a piene mani da tempo) che le sono valse diversi riconoscimenti. In un periodo di scarsa produzione di nuovi modelli in tutto il gruppo Fiat, Giulietta e MiTo (che non sarà più rinnovata) sono state le uniche a trainare le vendite da diversi anni; ultimamente sono nettamente in calo anche le vendite Alfa Romeo, che resta è ormai solo nei segmenti B e C finché non usciranno la tanto attesa Giulia a giugno 2014 e magari l’Alfetta nel 2015…

Alfa Romeo Giulietta Fiat Bravo Lancia Delta Audi A3 3a serie BMW Serie 1 2a serie