Aikido e chitarra

dimarzio_powered_b&wLe due mie più grandi passioni attuali avranno pure qualcosa in comune visto che albergano in una stessa persona? Esistono esempi ben più brillanti di me di aikidoka-chitarristi, quali Steven Seagal, William Gleason e sicuramente chissà quanti altri. Chitarristi-aikidoka? Non ne sono a conoscenza ma immagino che qualche buon chitarrista che si sia cimentato nella via dell’Aiki ci sia stato. Forse poi smette per paura di danneggiarsi le articolazioni tanto utili ai virtuosismi del proprio strumento. Ma qui intervengo io e dico: e perché? Aikido dovrebbe migliorare le condizioni delle nostre articolazioni a meno di non usare le nostre amate leve in modo improprio (a proposito di leve, molte chitarre, tipo la Fender Stratocaster, hanno la leva del tremolo – farci nikkyo è un po’ difficile ma già abbiamo trovato un punto in comune). Continue reading  

Samurai a Roma?

aikidoromanord_samurai-romaCi piace l’Aikido e lo pratichiamo. Le arti marziali giapponesi sono tante e sono diffuse in tutto il mondo. Sono state pensate anche per diffondere la cultura orientale in occidente, niente di strano quindi che ci si adegui a qualche tradizione giapponese come il vestiario o il saluto in ginocchio. Ma è necessario? Quanto dobbiamo imitare i giapponesi nel nostro avvicinarsi ad una loro disciplina? Ci ridicolizziamo come occidentali o si tratta semplicemente di adeguarsi a certe consuetudini richieste da tali pratiche?
Una delle cose che mi ha affascinato all’inizio della mia pratica dell’Aikido è stata l’idea che derivasse dalla cultura degli antichi Samurai. Ho subìto immediatamente il fascino di quei guerrieri dallo spirito raffinato, certamente duri e sanguinari ma anche amanti delle arti e del bello.
Ma che diritto abbiamo noi europei ad atteggiarci a Samurai? Con quale retaggio? Sarebbe come se un giapponese indossasse abiti folcloristici tipici di una regione italiana e partecipasse ad una ricorrenza tradizionale? In realtà non è proprio la stessa cosa… Continue reading  

Seguire un maestro

followE’ normale nella pratica delle arti marziali che esista un insegnante di riferimento di alto livello a cui molti praticanti si ispirano. La figura del maestro nel senso stretto del Budo giapponese oggi quasi non esiste più. Nonostante ciò, molti di noi esprimono la propria preferenza dichiarando ufficialmente o meno il maestro che amano seguire, a cui ispirano la loro pratica. Secondo me bisogna fare alcune precisazioni a riguardo.
Fatti salvi i casi di “stalking” in cui certe persone pedinano il proprio maestro, lo osservano durante una normale giornata, si appostano sotto casa a spiarlo, oggi “seguire” un maestro significa più che altro frequentare i suoi stage, le sue “lezioni”. Continue reading  

Guerra non fa nessuno grande

aikiwars-ita
Il risveglio del Ki – Quanto Aikido c’è in Guerre Stellari?
Guerre Stellari. Jedi e Samurai. La Forza ed il Ki. Quante somiglianze! Quando Luke Skywalker, nel secondo film della trilogia originale L’Impero Colpisce Ancora, va sul sistema Dagobah per incontrare il maestro Yoda, non lo riconosce nel buffo e piccolo esserino che gli compare davanti. Alle insistenti domande del piccoletto risponde un po’ scocciato e cerca di liquidarlo dicendogli che sta cercando “un grande guerriero”. “Grande guerriero! Grande guerriero? …Guerra non fa nessuno grande“, è la saggia risposta del maestro Yoda. Anche il fondatore dell’Aikido Morihei Ueshiba avrebbe risposto così. Quindi restate con me e seguitemi nel risveglio del Ki…
Continue reading  

La necessità del dolore per progredire in Aikido

gouttard-itwQuesta sensazione che chiamiamo dolore in Aikido è sempre stata per me uno stimolo di interesse intellettuale. In effetti, perché cercare da soli queste situazioni di dolore? Perché passiamo ore ed ore a cadere, rotolare, a farci torcere i polsi in tutte le direzioni, a ricevere degli shock da partner che dovrebbero esserci “amici”? Presumiamo che il dolore sia necessario per progredire nella Via. Questo dolore è il nostro limite, è ciò che ci permette di conoscere e comprendere. Senza di esso non siamo nulla. La vera difficoltà non sta nel domandarci se possiamo sopportarlo, ma fino a che punto ci potremmo spingere nell’accettazione del dolore. Ma più importante è, forse, capire quando ciò diventi soltanto semplice stupidità. Continue reading  

L’Atemi – la negazione dell’Aikido

gouttardLa nostra è un’arte di contatto ed il contatto rivela le nostre emozioni. Attraverso il toccarci sviluppiamo una certa sensibilità che ci darà ciò che noi chiamiamo la tecnica.
Durante i miei corsi amo molto ripetere queste frasi: “La tecnica è il nostro atteggiamento, il nostro modo di muoverci e di far muovere il nostro partner senza fretta, senza offenderlo; la tecnica è il modo in cui il nostro corpo si comporta con uno sconosciuto, è la nostra visione che si apre sul mondo dell’ignoto e per arrivare a tale maestria nella tecnica l’Aikido ci dà i suoi principi: ikkyo, shi ho nage… i mezzi per capire come il nostro corpo deve muoversi nel rispetto della sua fisiologia”. Continue reading