Aveva ragione il povero Joe…

Quando ero giovane esistevano i “pen pals”, ricordate? Letteralmente “amici di penna”. Ci si scriveva senza magari mai incontrarsi e di solito si trattatava di stranieri con cui esercitare una lingua diversa dalla propria. Magari era la scuola a metterti in contatto. In realtà all’epoca io non l’ho mai fatto, non avevo dei pen pals miei. Oggi con i forum internet è tutto diverso ma sicuramente è più facile conoscere persone con interessi simili con cui ci si interfaccia solamente in modo testuale e magari un giorno si finisce pure per incontrarsi. E’ così che qualche anno fa feci amicizia con un italo-americano di New York conosciuto su un famoso forum di alta fedeltà. Continue reading  

Perché Linux?

Perché oggi come oggi un normale utente di computer dovrebbe decidere di passare a Linux come sistema operativo invece di tenersi il diffusissimo Windows già pronto all’uso dall’acquisto o il favoloso Mac OSX se si acquista un Macintosh?

Io stesso ho sempre desiderato un Mac come computer, ma costretto ad inizio anni 90 ad accontentarmi di un PC compatibile della metà del costo ho dovuto scontrarmi con una serie di difficoltà dovute al dover apprendere l’uso di un sistema come il vecchio MS-DOS senza alcuna interfaccia grafica. All’epoca era normale iniziare così se si voleva utilizzare un computer. Apple aveva sempre mirato a creare computer utilizzabili sia dalla nonna che dalla nipotina. Le interfacce grafiche resero i computer più facilmente accessibili a chiunque. Adoravo i Mac per questo, ma ero affascinato dalla linea di comando. Oggi è diventata sconosciuta ai più, ma è ancora più potente (certe cose proprio non si possono fare con mouse e finestre). Linux stesso ha delle ottime interfacce grafiche tra cui scegliere. Ma perché uno dovrebbe sobbarcarsi per scelta l’onere di dover sostituire il sistema operativo del suo PC ed impararne uno nuovo? Probabilmente proprio perché il PC è il suo… Continue reading  

Linux è difficile…

Qualcuno ha detto “il software libero è difficile perché la libertà è dura da conquistare”. Ma è davvero difficile?

La prima cosa da tenere ben presente è che qualunque computer acquistiamo ci viene fornito con un sistema operativo, Microsoft Windows se si tratta di un PC, Mac OSX se si tratta di un Apple Macintosh. Sono rarissimi i computer che hanno Linux preinstallato ma esistono e si possono acquistare.

Ma normalmente questo significa che “passare a Linux” richiede un lavoro extra di installazione di un sistema operativo diverso. Normalmente non siamo abituati ad installare il sistema operativo sui computer che acquistiamo, è già lì, ci chiede qualche informazione per configurarlo e via, utilizziamo il computer. Fate anche caso che oggi questa prima configurazione chiede invariabilmente informazioni personali e di creare, se non lo sia ha già, un account Microsoft o Apple. E già qui dovremmo riflettere…

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Superlinux è tornato!

Il 2022 è stato l’anno del mio ritorno a Linux e al software libero ed open source. Dal 2007 ero diventato un utente Macintosh e pertanto avevo abbandonato ogni velleità di utilizzo di software libero. Ero stanco di lottare con i mulini a vento e mi sono lasciato andare alla comodità di un sistema pronto all’uso e chiuso ad interventi dall’esterno. E pensare che mi chiamavano Superlinux. Ma sono successe tante cose nel frattempo. Ho perso il lavoro da geologo e dopo qualche tempo le mie conoscenze informatiche mi hanno consentito di riciclarmi in tale ambito. Ho cominciato a ripensare all’ormai lontano interesse e fascinazione per la programmazione visto che avevo incominciato a scrivere semplici codici per lavoro. Il ricordo della linea di comando ogni tanto mi faceva ripensare a Linux. Come sarà cambiato dopo tanti anni? Ma in tutti questi anni l’invasività nelle nostre vite da parte delle grandi aziende di internet era aumentata a dismisura. Quando ho fatto davvero mente locale su questo fatto ineluttabile, una certa parte di me si è risvegliata…

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Sono ancora in Grado!

Ultimamente sono stato un po’ indeciso sull’uso delle testine sul mio giradischi Thorens TD-160. Sono affezionato al marchio Grado perché mi piace molto l’idea che negli USA di oggi ci sia una azienda a gestione familiare che costruisce testine e cuffie a mano in un vecchio laboratorio di Brooklyn usando anche vecchie macchine nate per l’orologeria. Ma con le Grado ho avuto grossi problemi. Non per colpa loro (niente Grado dance, Grado hum o… “deGrado” delle prestazioni nella parte più interna dei dischi). La colpa è tutta mia. Sono stato estremamente maldestro nella sostituzione degli stili. Ne ho rovinati tre. Un preziosissimo 8MZ (sono ancora a lutto), un Gold1 ad un Black2. Tutto mentre ero in condizioni economiche che non mi permettevano di spendere soldi per l’Hifi.

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Non posso crederci…

Quello che mi è successo a inizio 2022 ha dell’incredibile. E’ qualcosa che non avrei mai pensato di realizzare, un piccolo sogno dimenticato che si è avverato in modo quasi naturale. Non avevo mai considerato una possibilità di questo tipo eppure … mai dire mai nella vita. E’ proprio vero. Alla mia età, per la prima volta mi è successo di partecipare ad una canzone con la mia chitarra, un brano che è stato pubblicato su tutte le piattaforme di streaming. E’ una cosa piccolissima, una goccia nell’oceano, ma per me è una grande realizzazione, del tutto inaspettata o programmata. Un serie di cose sono accadute che mi hanno portato a questa opportunità. Sono molto felice che un brano ufficiale contenga un mio piccolo contributo musicale. Mi osno tolto una grossa soddisfazione… Continue reading